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Sostantivo femminile. Scienza e libertà
February 4, 2023![](https://www.ino.cnr.it/wp-content/uploads/2023/02/IllustrativeImage_400px-copia.jpg)
Una giostra quantizzata per atomi superfluidi
February 14, 2023Claudia Capitini è una ricercatrice post-doc dell’Area Biofotonica dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche e lavora presso il LENS a Sesto Fiorentino, dove porta avanti la ricerca sui fattori che influenzano la formazione di aggregati tossici della β-Amiloide (Aβ) e che contribuiscono a causare l’insorgenza e la progressione della malattia di Alzheimer. In particolare, la sua ricerca si focalizza sullo studio della trodusquemina, un composto naturale in grado di ridurre la tossicità proprio di questi aggregati. Recentemente, è stato infatti dimostrato come la trodusquemina sia in grado di interagire con le membrane cellulari e con le fibre nervose del cervello formando una sorta di barriera che impedirebbe agli aggregati di Aβ di penetrare ed esercitare la loro funzione tossica. Il progetto AIRALZH di Claudia ha l’obiettivo di studiare ancora più nel dettaglio questa interazione al fine di comprendere meglio il meccanismo protettivo del composto e l’eventuale ruolo svolto da altri fattori chiave nella patogenesi di Alzheimer. Utilizzando un approccio multidisciplinare, che prevede l’utilizzo di diverse tecniche di microscopia disponibili all’Istituto Nazionale di Ottica (confocale, a foglio di luce e super-risoluzione), combinate a test di tossicità cellulare e di comportamento in modelli animali, oltre ad analisi di tipo quantitativo (ELISA/Western blot), questo lavoro contribuirà ad una maggiore conoscenza dell’azione della trodusquemina e quindi al suo potenziale utilizzo come farmaco per i pazienti affetti da Alzheimer.