Studio di superfici dipinte mediante tecnologie ottiche avanzate: dal rilievo 3D all’analisi della struttura interna
SuperTec3D
Finanziamento del: Regione Toscana
Calls: POR FSE 2014-2020 Percorsi alta formazione
Data inizio: 2019-12-16 Data fine: 2022-12-15
Budget totale: EUR 112.000,00 Quota INO del budget totale: EUR 112.000,00
Responsabile scientifico: Gilberto Corbellini Responsabile scientifico per INO: Fontana Raffaella
Calls: POR FSE 2014-2020 Percorsi alta formazione
Data inizio: 2019-12-16 Data fine: 2022-12-15
Budget totale: EUR 112.000,00 Quota INO del budget totale: EUR 112.000,00
Responsabile scientifico: Gilberto Corbellini Responsabile scientifico per INO: Fontana Raffaella
Principale Organizzazione/Istituzione/Azienda assegnataria: CNR
altre Organizzazione/Istituzione/Azienda coinvolte:
Opificio delle Pietre Dure
CNR DSU
altro personale INO coinvolto: Benassi LauraBartalini SaverioBarucci MarcoCicchi RiccardoDal Fovo AliceFornaciari DonataMattana SaraQuercioli Franco
Abstract: Nel processo conoscitivo di una superficie dipinta a fini di studio o preliminare all’intervento di restauro, l’analisi stratigrafica è fondamentale poiché dà informazioni sulla storia realizzativa/conservativa dell’opera. Basata sul prelievo di materiale, viene oggi effettuata non a contatto e in modo non-invasivo con la tomografia ottica coerente (OCT), tecnica ottica che consente la rivelazione delle superfici di separazione in mezzi semi-trasparenti.
Non meno importante è l’analisi 3D delle superfici dipinte, solitamente considerate oggetti bidimensionali per i quali l’analisi ad immagine è ritenuta esaustiva. Nuove possibilità di indagine sono fornite: dal rilievo 3D, che ha trovato ampia applicazione nella diagnostica di macro- o micro-deformazioni della superficie e controllo delle differenze introdotte da un restauro; dalla microscopia ottica non lineare (NLOM, oggetto di una ricerca europea, progetto IPERION CH collegato allo sviluppo dell’infrastruttura E-RIHS) che permette la caratterizzazione di oggetti microscopici all’interno di sistemi eterogenei. La microscopia non-lineare riveste un ruolo essenziale per l’imaging di campioni biologici e solo di recente è stata applicata allo studio di oggetti del patrimonio culturale. In particolare, sono riportati risultati dell’analisi micro-strutturale su
opere lignee e degli strati di corrosione su campioni metallici in argento. Nel campo delle superfici dipinte, invece, la ricerca è agli albori: è stato studiato il degrado delle vernici protettive il monitoraggio della pulitura laser su campioni verniciati.
La corretta analisi dello stato di conservazione comprende anche la caratterizzazione dell’opera dal punto di vista storico e la conoscenza dell’autore: l’applicazione di tecniche di datazione diventa necessaria in mancanza di dati d’archivio.
Il presente progetto si propone di applicare nuove tecniche microscopiche non lineari, cioè la fluorescenza con eccitazione multi-fotone (MPEF) e la generazione di seconda e terza armonica (SHG, THG) per la determinazione degli spessori degli strati pittorici e l’analisi materica dei pigmenti; di produrre il rilievo 3D su scale e a risoluzioni differenti, sia per lo studio strutturale sia per l’analisi morfologica dello strato superficiale; di applicare nuove tecniche di datazione per la contestualizzazione storica. I risultati verranno integrati al fine di mettere in relazione le deformazioni del supporto con le formazioni di sollevamenti/distacchi di colore.
Non meno importante è l’analisi 3D delle superfici dipinte, solitamente considerate oggetti bidimensionali per i quali l’analisi ad immagine è ritenuta esaustiva. Nuove possibilità di indagine sono fornite: dal rilievo 3D, che ha trovato ampia applicazione nella diagnostica di macro- o micro-deformazioni della superficie e controllo delle differenze introdotte da un restauro; dalla microscopia ottica non lineare (NLOM, oggetto di una ricerca europea, progetto IPERION CH collegato allo sviluppo dell’infrastruttura E-RIHS) che permette la caratterizzazione di oggetti microscopici all’interno di sistemi eterogenei. La microscopia non-lineare riveste un ruolo essenziale per l’imaging di campioni biologici e solo di recente è stata applicata allo studio di oggetti del patrimonio culturale. In particolare, sono riportati risultati dell’analisi micro-strutturale su
opere lignee e degli strati di corrosione su campioni metallici in argento. Nel campo delle superfici dipinte, invece, la ricerca è agli albori: è stato studiato il degrado delle vernici protettive il monitoraggio della pulitura laser su campioni verniciati.
La corretta analisi dello stato di conservazione comprende anche la caratterizzazione dell’opera dal punto di vista storico e la conoscenza dell’autore: l’applicazione di tecniche di datazione diventa necessaria in mancanza di dati d’archivio.
Il presente progetto si propone di applicare nuove tecniche microscopiche non lineari, cioè la fluorescenza con eccitazione multi-fotone (MPEF) e la generazione di seconda e terza armonica (SHG, THG) per la determinazione degli spessori degli strati pittorici e l’analisi materica dei pigmenti; di produrre il rilievo 3D su scale e a risoluzioni differenti, sia per lo studio strutturale sia per l’analisi morfologica dello strato superficiale; di applicare nuove tecniche di datazione per la contestualizzazione storica. I risultati verranno integrati al fine di mettere in relazione le deformazioni del supporto con le formazioni di sollevamenti/distacchi di colore.