Relazione sul Symposium on daylight – physical, psychological and architectual aspects, tenutosi a Berlino nei giorni 9 e 10 luglio 1980

Year: 1980

Authors: Ronchi L., Serra Lerchenthal M.

Autors Affiliation: Istituto Nazionale di Ottica, Largo E. Fermi 6, 50125 Firenze, Italy;
Istituto di Fisica Tecnica, Roma

Abstract: Nella presente nota vengono riassunti i contributi delle comunicazioni presentati a Berlino nel corso del Simposio sulla luce diurna e sulle sue implicazioni fisiche, psicologiche ed architettoniche, organizzato dal Comitato Nazionale Tedesco della CIE e dai responsabili dei Comitati Tecnici TC-3.5 e TC-4.2. La luce diurna, quasi trascurata per svariati decenni, è stata recentemente rivalutata, sia in seguito alla crisi energetica, sia con il didffondersi del concetto ergonomico di ottimizzazione degli ambienti di lavoro. Si tratta, dunque, del terzo Simposio organizzato sotto gli auspici della CIE (il primi risale al 1965), su un argomento di attualità. Come nel 1965, il materiale è suddiviso in tre sezioni: misura e calcolo, valutazione dell’illuminazione in termini di prestazione visiva e confort visuale, e temi assortiti. Ma oggi viene dato più peso all’equilibrio tra luce naturale e luce artificiale, nel quadro del bilancio energetico globale di un edificio. Per questo, è indispensabile una stretta collaborazione fra architetti ed ingegneri illuminotecnici. Dal canto suo la CIE cerca di standardizzare un qualcosa di estremamente variabile: composizione spettrale ed illuminamento dipendono da numerosi fattori, dalla latitudine all’ora del giorno, alle condizioni atmosferiche, alla grandezza delle finestre, alla presenza di edifici antistanti, ecc. Non dobbiamo quindi meravigliarci se un Simposio sulla luce diurna verte sul diverbio fra chi crede di poter ridurre tutto in cifre , tabelle e modelli, e chi dimostra che tutti parlano di luce diurna ma nessuno sa veramente cosa sia.

Journal/Review:

Volume: 19 (4)      Pages from: 163  to: 167

KeyWords: illuminotecnica