New approaches and methodologies for bioremediation of water contaminated by chlorinated aliphatic solvents

SUSBIOREM

Finanziamento del: Regione Lombardia  
Calls: Accordo Quadro Regione Lombardia – CNR del 16 luglio 2012
Data inizio: 2013-07-25  Data fine: 2015-10-31
Budget totale: EUR 968.780,00  Quota INO del budget totale: EUR 457.936,00
Responsabile scientifico: Gianni Tartari    Responsabile scientifico per INO: Ponzoni Andrea

Principale Organizzazione/Istituzione/Azienda assegnataria: CNR-IRSA, Istituto di Ricerca sulle Acque

altre Organizzazione/Istituzione/Azienda coinvolte:

altro personale INO coinvolto:

Baratto Camilla
Zambotti Giulia
Zappa Dario


Abstract: Gli idrocarburi clorurati alifatici (CAHs) sono stati per anni impiegati come solventi e sgrassati industriali e a seguito di pratiche di impiego, utilizzo e smaltimento improprie, tali composti sono divenuti frequenti e pericolosi inquinanti di suoli, acque superficiali ed acque sotterranee. La contaminazione da CAHs è particolarmente diffusa e rilevante nella Regione Lombardia a causa dell’elevato impatto che le molteplici realtà industriali hanno avuto, ed in alcuni casi continuano ad avere, sul territorio.
La maggior parte dei CAHs sono composti sono altamente tossici e sospetti cancerogeni, per questo motivo la loro presenza nell’ambiente desta molta preoccupazione sul piano sanitario e ambientale.
In linea di principio, il biorisanamento è una tecnologia che potrebbe essere applicata per bonificare efficacemente e con costi contenuti, i molteplici acquiferi contaminati da solventi clorurati. D’altro canto, la mancanze di adeguati strumenti di progettazione, monitoraggio e controllo degli intereventi ne hanno largamente limitato la diffusione, favorendo altresì l’affermarsi di tecnologie alternative, quali ad esempio il Pump & Treat, che sono però molto più onerose, non consentono l’effettiva distruzione dei contaminanti ma solo il loro trasferimento di fase, e tipicamente non preservano l’acqua di falda per possibili usi in quanto l’acqua trattata diventa un rifiuto da scaricare.
Alla luce di queste considerazioni, il presente progetto di ricerca intende sviluppare e verificare su campo nuovi approcci e metodologie per una più robusta, affidabile e sostenibile applicazione di interventi di biorisanamento di falde contaminate da idrocarburi clorurati. Il progetto, che si sviluppa attraverso una collaborazione tra l’Istituto di Ricerca sulle Acque (UOS di Brugherio, MB) e l’Istituto di Acustica e Sensoristica (UOS SENSOR di Brescia, BS), è articolato in 4 temi di ricerca strettamente interconnessi:

– Tema 1: Sviluppo e dimostrazione su campo di un nuovo processo di biorisanamento elettrochimicamente assistito
– Tema 2: Sviluppo e applicazione su campo di metodi biomolecolari per la valutazione speditiva del potenziale di biorisanamento di idrocarburi clorurati
– Tema 3: Messa a punto ed applicazione su campo di test eco-tossicologici per una valutazione integrale dell’efficacia di processi di biorisanamento
– Tema 4: Sviluppo di sensori per la determinazione “in campo” di idrocarburi clorurati

Per quanto riguarda gli aspetti di base, molte delle tecnologie proposte sono già oggetto di studi da parte dei gruppi proponenti nell’ambito di Progetti Europei su tematiche connesse finanziati nell’ambito del 7° Programma Quadro.
Tutte e quattro le attività descritte in precedenza (Temi 1-4) verranno svolte presso i laboratori lombardi degli Istituti CNR proponenti e presso il sito contaminato della ex-Chimica Bianchi, situato in Rho (MB). L’opportunità unica di testare “su campo” i nuovi approcci tecnologici e le nuove metodologie proposte sarà di cruciale importanza al fine di verificarne la robustezza, sostenibilità e affidabilità in condizioni altamente rappresentative.

Risultati scientifici:
1) Large surface area biphase titania for chemical sensing